Nella Chiesa di oggi, paragonata dal Sommo Pontefice ad un ospedale da campo della terza guerra mondiale, stracolmo di sofferenti e feriti di ogni genere, già con carenza di personale medico, sottrarre alla cura dei malati un medico valido e zelante come Padre Tomas Tyn, sotto pretesto che certi feriti non lo accetterebbero o che addirittura non esistono, o sono stati inventati dallo stesso Tomas, appare un’idea di grave insipienza, tale da destare il forte sospetto che non venga da uomini veramente preoccupati del bene della Chiesa e delle anime, ma di restare a galla nel mare del mondo. Il celebre filosofo Ludwig Wittgenstein, accortosi dell’arduità della speculazione filosofica, ebbe l’umiltà di fare l’ortolano in un monastero femminile. Forse questo sarebbe il mestiere migliore per alcuni.
Autore Jorge A. Facio Lince
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L’Isola di Patmos ricorda il Servo di Dio Tomas Tyn, frate e sacerdote dell’Ordine Domenicano, modello di vita sacerdotale e teologo equiparabile ad un Aquinate del XX secolo, tornato alla Casa del Padre il 1° gennaio 1990, ad appena 39 anni d’età.